Perché l'Italia è il prossimo punto di espansione del cloud in Europa
Con un settore di rete in crescita, un panorama digitale fiorente e obiettivi di crescita entusiasmanti, non c’è mai stato un momento migliore per espandere la propria attività in Italia.
L’Italia è nota per la ricca storia, per la cultura, per la cucina e per le bellezze naturali. Ma oltre al turismo, l’Italia è una potenza economica e un attore in crescita sulla scena tecnologica globale. Negli ultimi anni, il Paese ha registrato una crescita notevole, emergendo come una delle maggiori economie europee.
Ora si trova in un entusiasmate punto di svolta con il mercato cloud in espansione, che offre alle aziende l’occasione perfetta per modernizzare le proprie operazioni e per aggiungere un vantaggio competitivo alla loro presenza sul mercato europeo.
Che la tua sia un’azienda che cerca di crescere a livello internazionale o che sia una piccola-media impresa alla ricerca di nuove opportunità di mercato, l’immenso potenziale dell’Italia è in attesa di essere sfruttato. E per quanto riguarda le aziende già presenti in Italia, le loro funzionalità cloud si stanno espandendo velocemente.
Una potenza economica
L’economia italiana è una delle più grandi in Europa (e nel mondo), con un PIL di oltre 2.000 miliardi di dollari. Si prevede che questa cifra continuerà a crescere nel corso del 2024, con un aumento del PIL reale dell'1,2% su base annua nel 2025. I fornitori di infrastrutture guardano al polo economico di Milano come una priorità, in quanto vi confluiscono oltre 440 milioni di euro del PIL del Paese. Roma, la città più popolata, segue quest’ultima con poco più di 212 milioni di euro.
Secondo Hit Horizons, il settore più popolare in Italia è quello dei servizi, con poco più del 25% della quota di mercato totale. Inoltre, anche il commercio al dettaglio, la finanza, l’edilizia e l’industria manifatturiera rappresentano settori altamente redditizi.
Il piano di adozione digitale del Governo italiano
Secondo AWS Italia, attualmente soltanto il 39% delle aziende italiane ha adottato tecnologie chiave come il cloud, ma il Governo italiano si è impegnato a incrementare l’adozione del digitale. In quanto target appetibile per i fornitori di cloud e di infrastrutture, si prevede che a guidare la crescita sarà Milano, seguita da Roma.
Sono stati dedicati milioni di euro ad abilitare e ad agevolare la trasformazione digitale a livello nazionale nelle aree relative a:
- Migrazione al cloud: si procederà alla migrazione di dataset e applicazioni delle Pubbliche Amministrazioni locali su un’infrastruttura cloud sicura. Entro settembre 2024, si eseguirà la migrazione di 4.083 Amministrazioni in ambienti cloud certificati (12.464 entro giugno 2026).
- Infrastruttura digitale: i sistemi, i dataset e le applicazioni della Pubblica Amministrazione saranno ospitati presso data center affidabili e dotati di sicurezza, prestazioni, scalabilità, interoperabilità europea ed efficienza energetica elevate. Almeno 100 enti tra amministrazioni centrali e ASL migreranno al Polo Strategico Nazionale entro settembre 2024 (almeno 280 entro giugno 2026).
- Servizi digitali e cittadinanza: l’obiettivo è quello di sviluppare servizi digitali integrati all’avanguardia e orientati al cittadino, e di garantirne un’adozione diffusa al fine di migliorare l’esperienza dell’utente. Ciò migliorerà i servizi digitali offerti ai cittadini, come risultato della trasformazione degli elementi fondamentali dell’architettura digitale della Pubblica Amministrazione.
In Italia Il mercato del cloud pubblico è in rapida espansione e ci si aspetta che raggiunga un valore di oltre 6,4 miliardi di euro entro il 2027. Anche gli integratori di sistemi e i fornitori di servizi gestiti sono molto diffusi, e rappresentano una componente molto popolare delle architetture aziendali locali. Il mercato del cloud è destinato a crescere e ad espandersi insieme alla sua infrastruttura di supporto.
Secondo Mordor Intelligence, il mercato italiano della costruzione di data center è destinato a raggiungere diversi traguardi importanti entro il 2029:
- un CAGR registrato del 14,82%;
- una capacità di carico IT pari a 805,2 MW;
- un totale di 268.408 rack installati, la maggior parte dei quali a Milano;
- un aumento previsto della quota di mercato dei data center di grandi dimensioni dall'8,2% del 2022 a circa il 34%.
Molte aziende italiane scelgono il cloud ibrido per modernizzare le applicazioni legacy, sfruttando al contempo il cloud pubblico per lo sviluppo di nuove applicazioni. Poiché l’infrastruttura lo consente, si prevede che le architetture multicloud diventeranno sempre più popolari tra le aziende locali, in modo da evitare il vendor lock-in e ottimizzare i costi, la sicurezza e le prestazioni. Per gestire la crescente complessità che queste architetture comportano, tali configurazioni richiedono anche strumenti di gestione del cloud in grado di aiutare le aziende locali ad espandersi.
CSP e percentuale della quota di mercato in Italia:
Nome CSP | % di mercato | Nome CSP | % di mercato |
AWS | 26 | IBM Cloud | 2 |
Microsoft | 18 | Alibaba Cloud | 2 |
9 | Huawei | 2 | |
Oracle | 7 | SAP | 2 |
Altri | 32 | Il 32% del mercato è servito da circa 60 società di cloud computing, le prime cinque delle quali sono AirServer, RackOne, Seeweb.it, Aruba.it e Hyve.com. |
Cosa significa
I vantaggi di scegliere l’Italia come prossimo punto di espansione della propria attività non mancano. Le opportunità di mercato del Paese sono destinate a fiorire nei prossimi cinque anni, rendendolo un banco di prova ideale per nuovi prodotti e servizi.
Sfruttare tempestivamente queste tendenze consentirà ai primi arrivati di avere una posizione di forza sul mercato, di portare i propri servizi in un’economia in crescita, di sfruttare le opportunità commerciali internazionali, di aumentare i propri ricavi e di accelerare la propria trasformazione digitale.
Raggiungere l’Italia con Megaport
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